Lo ha affermato la Suprema Corte in una recentissima sentenza (Cass. Civ. II sez. 31 ottobre 2016 n. 22016).
Ove una unità immobiliare goda di un manufatto inserito nel muro condominiale, destinato a smaltire i propri fumi, qualora il vicino provveda a interromperlo e renderlo inutilizzabile può essere chiesta con successo tutela possessoria.
Le vicende relative alle canne fumarie e alle loro diramazioni sono frequenti in condominio poiché spesso, durante lavori di ristrutturazione delle unità, si finisce per intercettarle o danneggiare (emblematico il caso, finito dinanzi al Tribunale di La Spezia, di una canna fumaria ostruita dall’inserimento di una cassaforte a muro al piano soprastante, con invasione di fumi all’interno della unità immobiliare che alla stessa canna aveva collegato un caminetto).
La sentenza merita lettura per le interessanti riflessioni in tema di possesso di un bene peculiare e che non è immediatamente visibile e percepibile.
© massimo ginesi 2 novembre 2016