il d.lgs 141/2016 in vigore da ieri, prevede correzioni al D.Lgs 102/2014.
L’obbligo per i condominii di dotarsi, entro il 31 dicembre 2016, di sistemi di termoregolazione è subordinato al fatto che determinino efficienza e risparmio energico: «qualora il riscaldamento, il raffreddamento o la fornitura di acqua calda ad un edificio o a un condominio siano effettuati tramite allacciamento ad una rete di teleriscaldamento o di teleraffrescamento, o tramite una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata, è obbligatoria, entro il 31 dicembre 2016, l’installazione, a cura degli esercenti l’attività di misura, di un contatore di fornitura in corrispondenza dello scambiatore di calore di collegamento alla rete o del punto di fornitura dell’edificio o del condominio».
Ove l’uso di sotto-contatori non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali, è obbligatorio adottare « sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per quantificare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun corpo scaldante posto all’interno delle unità immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali, secondo quanto previsto dalle norme tecniche vigenti, salvo che l’installazione di tali sistemi risulti essere non efficiente in termini di costi, con riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN 15459».
Nei condominii o negli edifici polifunzionali alimentati da teleriscaldamento o teleraffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento trova applicazione per la determinazione dei criteri di suddivisione, la norma tecnica UNI 10200.
Laddove il tecnico deputato alla valutazione accerti che sussistono differenze di fabbisogno termico per metro quadro tra le unità immobiliari superiori al 50%, è possibile suddividere l’importo complessivo attribuendo una quota di almeno il 70% agli effettivi prelievi volontari di energia termica: In tal caso gli importi rimanenti possono essere ripartiti con diversi criteri fra i quali i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, oppure secondo le potenze installate.
E’ possibile, per la prima stagione termica successiva all’installazione dei dispositivi, mantenere la suddivisione in base ai soli millesimi .
© massimo ginesi 27 luglio 2016